Tutto quello che devi sapere sulla fattura su corrispettivo.

Domande e risposte per studi di commercialisti e amministrazioni sull'invio di fatture dopo l'emissione di uno scontrino.

Prima scontrino e poi fattura?
Si può, lo dice l’Agenzia delle Entrate.

L’interpello 7 del 2019 all’Agenzia delle Entrate chiarisce che la fattura elettronica può essere emessa anche dopo lo scontrino.
La soluzione viene già adottata da migliaia di punti vendita in Italia.
Nessuna doppia fatturazione. Nessun rischio fiscale.

Leggi il chiarimento ufficiale
FAQ

Registrazione contabile e gestione IVA

Per aiutare lo studio a contabilizzare le fatture nel modo corretto
Come va trattata contabilmente una fattura su corrispettivo?
La fattura su corrispettivo ha una funzione puramente documentale:
Non va registrata nel registro IVA vendite, poiché l’operazione è già stata certificata tramite il registratore telematico (RT).
Può essere annotata in contabilità generale (es. nel libro giornale), con una causale dedicata, esclusivamente per tenere traccia dell’intestazione al cliente e garantire coerenza tra incassi, corrispettivi e documentazione fiscale.
Questa registrazione non genera nuovo ricavo, ma documenta una parte del totale già incluso nei corrispettivi.
Come si registra l’IVA sulla fattura su corrispettivo?
L’IVA non va registrata in alcun modo, perché è già stata assolta e trasmessa all’Agenzia delle Entrate nel momento in cui il corrispettivo è stato chiuso e inviato tramite RT.
La fattura serve solo per intestare fiscalmente l’acquisto al cliente, e non deve essere inserita né nella liquidazione IVA, né nei registri IVA.
In caso di verifica, è sufficiente dimostrare che la fattura si riferisce a un corrispettivo già incluso nell’invio telematico, grazie ai dati inseriti in "altri dati gestionali" all'interno della fattura inviata.
Devo registrarla manualmente?
Se il software di contabilità prevede questa funzione, riconosce automaticamente la fattura su corrispettivo e la registra come documento non rilevante ai fini IVA.

Se invece il software di contabilità non prevede questa funzione, è sufficiente procedere con una registrazione contabile descrittiva, senza riportarla nel registro IVA vendite, per evitare la duplicazione dell’imposta.

Esempio pratico di scrittura contabile:
Usare una causale contabile dedicata come “Fattura su corrispettivo – IVA già inclusa nei corrispettivi del…”, e archiviare il documento per giustificarlo in caso di verifica.

Fattura da €61,00 verso Rossi SRL:
Cliente Rossi S.r.l.        a        Corrispettivi giornalieri     €61,00  
// Annotazione: quota già inclusa nei corrispettivi del 01/07/2025 – non rilevante IVA
Come riconosco una fattura su corrispettivo?
Ogni fattura su corrispettivo emessa da Recivu viene:
- Inviata con un sezionale dedicato, distinto da quello delle normali fatture attive del punto vendita.
- All’interno del file XML, nella sezione “Altri Dati Gestionali", sono presenti:
Numero, data e importo del corrispettivo.

Questi elementi permettono di riconoscere che si tratta di una fattura documentale, già inclusa nei corrispettivi trasmessi.

In caso di verifica fiscale, il sezionale dedicato e i riferimenti allo scontrino presenti nel tracciato XML giustificano l’assenza della registrazione IVA.
Devo annullare il corrispettivo?
No, non è necessario annullare il corrispettivo.
Basta non registrare la fattura nel registro IVA vendite per evitare ogni duplicazione.

La fattura su corrispettivo viene emessa in aggiunta allo scontrino già trasmesso, esclusivamente per intestare fiscalmente l’acquisto al cliente, senza modificare l’IVA né l’incasso.

L’operazione è già stata certificata fiscalmente dal registratore telematico (RT). La fattura serve solo per documentare l’intestazione, senza generare una nuova operazione fiscale e senza necessità di rettifica del corrispettivo.
Come devo gestirle a fine anno?
A fine anno le fatture su corrispettivo devono essere considerate a fini descrittivi e di coerenza, in particolare nella dichiarazione IVA e nei modelli ISA.

Cosa è necessario fare:
Dichiarazione IVA – Quadro VE
I corrispettivi vanno inclusi nel volume d’affari. Le fatture su corrispettivo, già incluse nei corrispettivi giornalieri, non devono essere sommate di nuovo, ma possono essere indicate separatamente a fini informativi per dimostrare la quota intestata a clienti.

Modello ISA (se applicabile)
Indicare il numero o l’importo delle fatture su corrispettivo, ma solo a scopo statistico: non influenzano gli indicatori o le imposte.

Archiviazione e tracciabilità
Conserva le fatture che si trovano sul cassetto fiscale e le memo contabili o scritture con causale riferita alla fattura su corrispettivo.
Devo abbinare manualmente lo scontrino alla fattura?
No, non è necessario abbinare manualmente lo scontrino alla fattura.

Le fatture su corrispettivo emesse tramite Recivu riportano automaticamente all’interno del file XML i dati del corrispettivo di riferimento nella sezione “Altri Dati Gestionali”, tra cui:
- Numero dello scontrino.
- Data di emissione.
- Importo.

Queste informazioni consentono di dimostrare in modo oggettivo che la fattura si riferisce a un corrispettivo già registrato e trasmesso tramite RT, senza dover effettuare un abbinamento manuale o registrazione aggiuntiva.

In caso di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate, la presenza di questi riferimenti nella fattura è sufficiente a giustificare: perché la fattura non è stata registrata nei registri IVA e che non vi è alcuna duplicazione di ricavi o imposta.
Si può usare la fattura differita (TD24)?
Sì, è possibile emettere una fattura differita (TD24) anche per i corrispettivi.

In questi casi, la fattura differita viene emessa entro il giorno 15 del mese successivo alla data del corrispettivo e ha valore solo documentale, perché l’IVA è già stata assolta al momento della chiusura di cassa tramite registratore telematico (RT).
Può contenere più scontrini emessi nel mese di riferimento.

La fattura deve essere esclusa dal registro IVA vendite, non incide sulla liquidazione IVA e può essere annotata solo a fini descrittivi, per intestare correttamente l’acquisto al cliente.
Dove trovo le fatture inviate da Recivu?
Le fatture inviate da Recivu vengono trasmesse regolarmente tramite Sistema di Interscambio (SDI) e sono disponibili direttamente nel cassetto fiscale dell’esercente, come qualsiasi altra fattura elettronica emessa.

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